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Mangiare gli Insetti? ... :-( !!
Riuscirà Carlo Cracco a farvi mangiare gli insetti?
Al congresso di cucina milanese Identità Golose, gli chef Davide Oldani e Carlo Cracco hanno fatto incetta di click. Sono tra i più alti, sono tra i più magri, forse i più belli. Capannelli di donne volevano la foto con i due chef. Ho pensato all’assalto delle cavallette. Pensate, quindi, alla mia sorpresa davanti alla copertina di febbraio di Wired con un Cracco assaltato, per l’appunto, dalle cavallette. Quelle vere.
Un fotomontaggio, of course, per presentare l’inchiesta del mese: “Pronti a mangiare insetti?”. Prima di dire NO e mollare questo post, fatevi coraggio e sentite un po’ cosa vien fuori dall’articolo
- che nel 2006 gli insetti negli Usa hanno creato ricchezza per 57 miliardi di dollari
- che sono 3000 al mondo i gruppi etnici che praticano l’entomofagia
- che secondo l’indice di palatabilità lo scarabeo sacro è squisito, la blatta disgustosa
- che essendo animali a sangue freddo gli insetti non possono essere vettori di virus
- che secondo l’Onu nel 2020 gli insetti saranno il nostro pane quotidiano
- che la Fao nel 2010 ha iniziato a fare ricerca sull’entomofagia nei paesi che già la praticano per poterla espandere tra le popolazioni denutrite
Si fa prima ad aggiornare le tabelle dei residui organici tollerati. Succede ormai in molti paesi. L’Onu è alle prese con l’organizzazione di un congresso mondiale sull’argomento. Nel 2013 i Grandi della Terra parleranno dei suoi esseri più piccoli. Il professor Dicke non ci lascia scelta: il 2020 è vicino e sarà l’anno dell’inizio dei banchetti degli orrori. Piuttosto la squadra universitaria olandese ci esorta a considerare le bestiucce non tanto diverse da gamberetti e granchi. Lo scroc del carapace non sarà mica tanto diverso poi. Nell’attesa che si trovi un modo accattivante di servire cavallette e scarabei in tavola, c’è chi si è portato avanti. A Bergamo, al Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi, è possibile partecipare a degustazioni dedicate all’entomofagia, con tanto di sommelier che consiglia i vini da abbinare. Poi c’è Carlo Cracco. Gli insetti li ha cucinati e anche mangiati. Lo scorpione gli fa schifo e come avete visto nel video, preferisce le cavallette.
E se volete prepararvi un piattino gourmand, lo chef bistellato pubblica su Wired anche un po’ di ricette. Ad esempio: “….riduci in polvere le larve aiutandoti con un batticarne” oppure “… aggiungi la crema di riso calda e termina con le larve ( ravvivate nell’acqua calda)” o anche “… filtra la riduzione con un colino e aggiungi le locuste precedentemente ammollate in acqua”. SLURP!
[Crediti: Wired.it, Wikipedia, Efors, Wired.co.uk, Museo Scienza Bergamo. Immagine: Wired.it]
50 commenti a “Riuscirà Carlo Cracco a farvi mangiare gli insetti?”
Link:
http://www.lorologiaiomiope.com/i-vermi-col-formaggio-piophila-casei/
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Se Cracco proponesse un menu entomofago partirei ORA per Milano. Anche perché vorrei proprio vedere cosa ci abbinerebbe Gardini, brancolo abbastanza nel buio non avendo mai assaggiato siffatta materia prima.
anch’io a Oaxaca……
Cioè ben vengano ragni, scorpioni e interiora di mosca guarda!
(chiave di lettura: volutamente ironico, ottuso e categorico, questo commento!)
Buon appetito: io amo e continuo ad amare la cucina europea!
Intanto scrivo Cracco nella lista dei cuochi anti-fuffa.
Ha carattere e idee chiare.
Bravo. Per quel che può valere.
lo devo dire anche se unpo’ OT: la copertina di wired e’ inguardabile
Noi mangiando, tra l’altro, ranocchi, lumache, interiora e sangue di animali, gatti, vermi del formaggio, ostriche, ecc. ecc. e non è che si mangi poi tanto più di classe.
se andranno di moda le cavallette fritte…
..mangeremo tutti cavallette fritte…
d’altra parte se qualche anno fa vi avessero detto che avreste mangiato filetto di pesce crudo, mentre il resto del pesciotto si dimenava nel piatto infilzato in uno spiedino, che avreste detto?
“Se avessi voluto cibarmi di cibi cotti sarei nato con un forno in bocca.”
“Se avessi voluto cibarmi di crostacei sarei nato con un tritarifiuti in bocca.”
“Se avessi voluto cibarmi di insalata sarei nato con quattro stomaci.”
E così via…
Faccio solo una piccola riflessione: fermo restando che gli insetti sono già parte di alcuni costumi alimentari diffusi in Italia, non credo siano meno “disgustosi” rispetto agli escargot, alle coscette di rana… senza parlare della famosa grappa alla vipera…
proveniamo da una società che non se l’è passata sempre bene… il benessere dei nostri anni ha in parte cancellato la memoria di autentiche ricette dell’orrore a base di tutto ciò che di vivo (o anche inanimato)può essere tratto dal mare e dalla terra.
Quando non c’èra veramente niente da mangiare alcune famiglie di pescatori consumavano una zuppa poverissima fatta facendo bollire piccoli pezzi di scoglio ricoperti di alghe…
senza parlare della ben più sostanziosa frittura di anemoni di mare o un ricco stufato di oloturie (cetrioli di mare).
Senza parlare della selvaggina locale: ricci (di terra), volpi (non tanto diverse dal cane), tassi, gazze, lumache di molti tipi… ecc ecc ecc
personalmente ho avuto l’opportunità di assaggiare qualcosa… devo dire che il bis non l’ho rifiutato.
Questo è l’uomo che non si perde in piagnistei e ce la farà. Non certo quello che si perde nelle cucine molecolari. Ma questo è un mio libero giudizio, aperto a critiche.
cioè, Cracco con la sua cucina sta esagerando.
passi pure che frulli qualsiasi cosa, che metta le mentine della vigorsol in ben tre dei suoi piatti ma gli insetti proprio no.
E comunque e`risaputo che gli snack olandesi contengono proteine di provenienza misteriosa…
Cracco porta la novità e se tu la disprezzi significa che:
TU sei il conservativo/ncapiscinamazza e LUI quellocheccistaddentro/troppo avanti.
Aggiungendo che:
per LUI è guadagno puro (quanto costa la materia prima?!?) e TU puoi sparare in giro a tutti i tuoi amici che sei così figo da aver pagato 40 euro per un piatto di vermi!
Narcisismo al cubo..bravibravi!
“No, la lingua no.
Che schifo.
Arriva dalla bocca della mucca!
Mi dia un uovo.”
ciao Salvo
Scusate l’ironia.. ma a monte di tutto ciò se proprio arriverà il giorno in cui dovrò per forza di cose mangiare le cavallette, sicuramente deciderò di mangiare quelle preparate da Carlo Cracco..
AlchimiadelGusto.it
Rino
non è assolutamente vero: gli insetti sono vettori di virus, eccome! si tratta soprattutto virus delle piante, ma ci sono anche virus che possono essere trasmessi a mammiferi.
Detto ciò, anche se avrei avuto l’occasione per farlo, finora non ho mai osato (mi sono fermata a rane e lumache). Ma mi riprometto di provarci presto…